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Le camicie in denim di Patrick Johnson
Di Aleks Cvetkovic
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La passione per il vino sembra essere un fil rouge tra i collaboratori di Thomas Mason e, come tutti i migliori designer, anche Patrick Johnson inizialmente non era intenzionato a lavorare nel mondo della moda maschile.

“Mi sono laureato in enologia e non avrei mai pensato a una carriera nell’abbigliamento”, mi racconta durante la nostra call in Zoom, in una grigia mattina londinese e una mite serata a Sydney, Australia. Patrick si sta rilassando sul balcone con una tazza di tè, appoggiandosi con scioltezza di fronte alla telecamera e indossando (giustamente) una camicia in denim. Ha decisamente l’aspetto di un uomo a proprio agio.

“Da bambino, amavo la scienza e i numeri”, continua, “quindi, prima di specializzarmi in enologia, ho studiato scienze agrarie. È stato un percorso fantastico, ma poi ho scoperto che il mestiere del vinificatore non faceva per me. Forse sarei stato un bravo produttore di vino, ma certamente non il migliore”.

Decisivo fu un viaggio organizzato all’ultimo minuto per andare a trovare il fratello, che all’epoca studiava all’Università di Cambridge. Desideroso di trascorrere più tempo nel Regno Unito, Patrick si iscrisse a un corso post-laurea presso la scuola d’arte di Central St Martin a Londra. E lì che iniziò ad appassionarsi alla moda, specialmente dopo aver ottenuto un lavoro part-time presso la camiceria Emmett London, sotto l’ala di Robert Emmett. “Fu davvero un grande mentore”, dice Patrick, malinconicamente. “Rimasi con lui fino all’età di 27 anni. Vivere a Londra per un periodo così lungo è stato incredibile”.

Ma tutte le cose belle prima o poi finiscono. A 28 anni Patrick incontrò la sua futura moglie e decise che era il momento di tornare in Australia e capire cosa fare della sua vita. “Non credevo di poter fare questo lavoro una volta tornato a casa”, afferma. “All’epoca in Australia gli uomini non curavano molto l’abbigliamento e non c’era una vera e propria cultura sartoriale. Tuttavia, non volevo smettere di lavorare nella moda, così ho fatto una scommessa: ho iniziato a propormi come sarto itinerante e da allora non mi sono più fermato”.

Era il 2009. Facciamo un salto fino a oggi e quella scommessa si è dimostrata più che vincente. P. Johnson gode di fama internazionale, con negozi a Londra e New York, oltre che a Sydney e Melbourne, una base di clienti estremamente fedele e un seguito di culto. Il segreto del brand, se ce n’è uno, è semplicemente quello di realizzare capi sartoriali che non siano vincolati dai legami con la tradizione. Patrick ha passato anni a osservare le vetrine di Savile Row, ma ha poi deciso di fare le cose a modo suo con P. Johnson.

“Tornando a parlare dell’Australia, dico sempre che la cosa più bella dell’essere australiano è che sono consapevole di essere un campagnolo; non mi sento al centro del mondo”, scherza. “Il ritorno in Australia è stata la tela bianca che mi serviva per creare un look un po’ più rilassato e sportivo. Sentirsi liberi dalle regole, per così dire, è stata una vera benedizione”.

Questo senso di libertà traspare sia dallo stile fresco di PJT (basta guardare una delle ultime campagne o i lookbook del brand) sia dalla costruzione stessa degli abiti. Inizialmente, Patrick voleva realizzare i propri capi in Australia, ma non riuscì a trovare un produttore in grado di fare ciò di cui aveva bisogno. La soluzione fu quella di ricorrere a un laboratorio italiano (naturalmente). Oggi P. Johnson possiede Sartoria Carrara, un atelier toscano composto da 65 sarti esperti, che realizzano la maggior parte dei capi su misura di PJT (ci sono altri due servizi disponibili e vengono realizzati entrambi a Shanghai), combinando la tradizionale lavorazione manuale con il gusto moderno di Patrick. Che si tratti di un morbido fresco lana, di un cotone spazzolato o un lino leggero, gli abiti di P. Johnson appaiono rilassati al punto giusto, ma sempre di carattere.

Il che ci porta alle camicie in denim di Patrick. P. Johnson è stato uno dei primi a indossare le camicie eleganti in denim, che da allora sono diventate un cavallo di battaglia di PJT, sebbene Patrick sia abbastanza modesto da non vantarsene troppo. “Ricordo che quando abbiamo iniziato a realizzare camicie in denim, quelle sartoriali erano una novità assoluta. Ne abbiamo vendute moltissime e i nuovi clienti hanno iniziato a dire: “Ah, tu sei quello delle camicie in denim”, al che io rispondevo: “In realtà, penso ci fosse un tizio di nome Ralph Lauren ben prima di me”. Mi faceva proprio ridere”.

Ciò nonostante, le camicie in denim sono una pietra miliare del look di Patrick da anni, e le realizza sempre con i tessuti denim di Thomas Mason. “Lavoro con Thomas Mason da quando ho iniziato da Emmett, nel 2002. All’epoca il Dr. Albini era ancora vivo e ricordo che portò me e Robert alla Scala poco dopo la riapertura: non l’ho mai dimenticato”.

“Quando ho fondato P. Johnson 12 anni fa, Thomas Mason è diventato la nostra linea principale per le camicie. Ho diverse camicie in denim Thomas Mason nel mio guardaroba; per alcune ormai sono arrivato alla quinta o sesta versione. Le indosso fino all’ultimo, poi quando sono molto usate, taglio il colletto e le trasformo in camicie con collo alla coreana”. Anche le tuniche di P. Johnson sono realizzate con il denim di Thomas Mason. Per queste ultime, Patrick predilige la qualità Brisbane, mentre riserva il Victoria per le camicie in denim leggermente più eleganti. “Secondo me devi pensare ai tuoi vestiti come a un viaggio, e il modo in cui il denim si ammorbidisce e sbiadisce ti permette di farne parte appieno”, spiega.

Il rispetto che ha Patrick per le sue camicie vissute esemplifica la sua filosofia generale sullo stile, e spiega anche perché il suo brand gode di tanta stima.

“In P. Johnson abbiamo un detto: 'Vivi lentamente e muori vecchio'. Rallenta, lo scopo è rimanere qui il più a lungo possibile. E non essere impulsivo: invece di comprare due camicie economiche, comprane solo una, di qualità. I vestiti dovrebbero essere una parte davvero preziosa della tua vita. Investi un po' di più in qualcosa di bello, oppure lascia perdere”.
— Patrick Johnson

Puoi acquistare la collezione di P. Johnson sul sito pjt.com o prenotare un appuntamento per un ordine su misura.

 

(Foto di Natalie Jurrjens)

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