La stoffa giusta
Domenico Mazzarelli: il camiciaio che avrebbe prodotto vino
Di Aleks Cvetkovic
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Domenico Mazzarelli ci aspetta nella sala riunioni al primo piano della sua azienda pugliese. Indossa una camicia celeste a colletto aperto e un sorriso accoglienteSotto di noi, nel piano adibito alla produzione, il brusio delle macchine da cucire e il sibilo dei ferri da stiro aleggiano nell’aria. Accanto a lui, a destra e a sinistra, siedono le due figlie, Monica e Mariangela. Domenico, mentre parla, stringe le loro mani posate sulle sue spalle. Sprigiona orgoglio paterno da tutti i pori. 

“Rappresento la seconda generazione, e questa è la terza” ci racconta sporgendosi all’indietro, stringendo le mani delle figlie con fare giocoso. “Non posso esprimermi sul futuro. Sarà compito loro definirlo.” Monica e Mariangela osservano Domenico, le sopracciglia sollevate in segno di affetto. Le due figlie colpiscono per la loro eleganza, sono composte, si esprimono con gentilezza e hanno ben chiaro in mente il mondo del padre. Oggi lavorano in settori differenti delle imprese di famiglia. Monica dirige il marketing della Camiceria, mentre Mariangela si occupa dell’hotel di famiglia, di cui parleremo più tardi. 

“Sono molto felice del mio lavoro,” prosegue Domenico. “Negli ultimi 50 anni mi sono impegnato a portare avanti il lavoro di mio padre. Oggi Mazzarelli è molto più conosciuta per la sua impronta artigianale e sono davvero orgoglioso delle camicie di nostra creazione.”  

Ed è giusto che sia così. Le camicie firmate Mazzarelli hanno davvero qualcosa in più. Una silhouette su misura, morbidi colletti alla francese, cuciture a un ago finemente eseguite e nove punti al centimetro, il tutto per ottenere una camicia dall’aspetto pulito, contemporaneo e spudoratamente lussuosa da indossare. Mazzarelli realizza camicie casual, eleganti e overshirt e comprende categorie che vanno dal capo su misura a quello pronto da indossare. Ogni singola camicia è arricchita da finiture meravigliosamente delicate e maniche cucite a mano. 

Abbiamo trascorso un’ora insieme alla scoperta della Camiceria: è un luogo incantevole. Domenico la chiama fabbrica, ma in realtà si tratta di un atelier. Sono circa una dozzina in tutto le sarte sedute alle macchine o in piedi alle postazioni di taglio, mentre realizzano modelli, maniche e colletti. La stanza è ampia e indipendente, con pareti bianche e pile di camicie colorate sparse qua e là. C’è un chiaro sistema di lavoro, ma si avverte distintamente anche il tocco artigianale. Le sarte di Domenico chiacchierano tra loro, le camicie passano di mano in mano e la radio risuona in sottofondo. 

“In tutti questi anni il mio unico interesse è sempre stato quello per le cose belle,” dice Domenico mentre ci guida per l’azienda, controllando qualche dettaglio delle camicie mentre passa. “Mi impegno per realizzare camicie che siano belle. Non saprei come farle altrimenti. Questa è la mia passione. È sempre stata con me sin da piccolo e il lavoro della mia vita è quello di migliorare sempre di più le mie camicie. Ogni giorno cerchiamo di alzare l’asticella.”
— Domenico Mazzarelli

Ma quest’ambizione non ha fatto sì che fiorisse solamente la camiceria di Domenico. Pochi anni fa ha acquistato una grande villa del XIX secolo situata appena fuori Bari e l’ha trasformata in un hotel di lusso a cinque stelle, il Mazzarelli Creative Resort. Basti dire che è perfetto quanto le sue camicie, e gli ambienti, con il loro arredamento e design, strizzano l’occhio allo stile del proprietario camiciaio. C’è anche una sala dedicata dove prendere le misure dei clienti per realizzare capi su richiesta. Oltre ad alimentare la “passione per la bellezza” di Domenico, si rivela un modo premuroso di accogliere visitatori e clienti d’oltreoceano. 

“Non sono molte le aziende che dopo sessant’anni di lavoro stanno ancora in piedi e continuano a crescere,” prosegue mentre ci spostiamo tra le varie postazioni. “Abbiamo lavorato intensamente negli anni per stare al passo con i cambiamenti della moda, esplorando nuovi materiali e tecniche per creare camicie che siano belle da portare e comode da indossare. La comodità è un aspetto fondamentale nella moda maschile al giorno d’oggi. Il riscontro che riceviamo da tutti i nostri clienti è che il consumatore desidera sentirsi a suo agio nei propri abiti.” 

Naturalmente, anche i tessuti utilizzati da Mazzarelli giocano un ruolo non indifferente nell’ottenere questo senso di comodità. Domenico predilige i tessuti dal tocco morbido e cita il denim Victoria, il corposo popeline Downing e il Portland di Thomas Mason tra i suoi preferiti. “Adoro il fatto che il Portland sia realizzato con filati 120. Naturalmente esistono tessuti più fini, ma per me questo resta il migliore. È morbido come la seta, facile da stirare e di grande qualità.” 

Finito il tour, torniamo al piano di sopra, dove Domenico riprende posto nella sala riunioni e condivide un’ultima divertente riflessione prima di salutarci. “Mio padre mi ha trasmesso la cultura delle cose belle, l’importanza della qualità nella vita, in particolare nel cibo e nel vino,” afferma con un sorriso raggiante. “Ho 69 anni, quindi non ho più tempo per intraprendere nuovi progetti. Se ne avessi avuti ancora 50, avrei piantato dell’uva e creato un vigneto per produrre il vino. Nella mia vita, le camicie sono la prima passione, ma il vino è la seconda. Ho sempre avuto intenzione di realizzare qualcosa, che fossero camicie o vino.” 

Non c’è dubbio: il vino di Domenico sarebbe stato delizioso, ma sono davvero entusiasta che alla fine abbia scelto le camicie. 

 

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