La stoffa giusta
Ecco perché dovresti essere un ‘Antologista’
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Non è un segreto che oggi la sartoria stia cambiando. Con l’aumento delle temperature e i luoghi di lavoro che diventano sempre più casual, i busti rigidi e le spalline imbottite tipici di Savile Row stanno lasciando il posto a capi più leggeri, semplici e comodi da indossare, pensati per essere come una seconda pelle più che un’armatura.

The Anthology, sartoria e camiceria situata a Hong Kong, è uno dei portavoce di questo nuovo modo di concepire l’abbigliamento maschile. Il marchio è stato fondato due anni fa dagli amici Buzz Tang e Andy Chong. All’epoca, il primo era uno studente in legge con la passione per la moda e uno spirito imprenditoriale, il secondo era già un sarto di successo, a capo di una sartoria di Hong Kong.

“Alcuni anni fa a Hong Kong tutti cercavano di replicare lo stile di Liverano o Orazio, ma nessuno ne era davvero all’altezza o era capace di farlo con la propria cifra,” spiega Tang. È un personaggio interessante e impeccabilmente vestito, giovane ma con uno spirito saggio. “Avevo appena terminato un’esperienza di lavoro come commerciante di stoffe a Savile Row ed ero tornato a Hong Kong per l’estate. Mi imbattei nel negozio di Andy per caso, diedi un’occhiata agli abiti, provandone qualcuno, e li sentii a me affini. Pensai così di poterlo aiutare a costruire l’identità del brand, sviluppandone il marketing e il design del prodotto, e così diventammo ottimi amici. Tutto è partito da lì.”

Verso la fine del 2017 i due acquisirono un laboratorio di sartoria nella Cina continentale che impiegava una ventina di sarti addetti alla realizzazione di abiti e camicie e così iniziarono a produrre i primi prototipi. “Sentivo che c’era molto potenziale in quello che stavamo facendo,” spiega Tang, “doveva solo essere perfezionato e impacchettato nel modo giusto.” Tre anni dopo, The Anthology è uno dei migliori brand emergenti di su misura in circolazione, con negozi a Hong Kong e Taiwan, oltre a una lunga lista di trunk-show a Londra e New York.

"Il nome del marchio ne riassume perfettamente la filosofia. La definizione di antologia è ‘una raccolta di cose raffinate’ – quindi arte, letteratura, cultura, abiti. Abbiamo sempre aspirato a essere un brand di abbigliamento maschile con un focus sulla qualità, piuttosto che una sartoria tradizionale. Siamo convinti che gli abiti, quando sono realizzati al meglio e vestono perfettamente, abbiano un valore culturale oltre che estetico.”
— Buzz Tang

Questo approccio si riflette chiaramente nello stile di The Anthology. Le giacche attingono a diverse ispirazioni, con richiami alla sartoria fiorentina e quella napoletana. Revers dritti, colletto sobrio, busto armonioso e vita morbida danno vita a giacche confortevoli e dallo stile senza tempo. Non c’è nulla di rigido o ingessato nei look di The Anthology.

Allo stesso modo, il loro metodo per realizzare un capo su misura è unico. Invece che trasformare subito gli ordini dei clienti in un modello imbastito, che deve poi essere scucito e tagliato più volte, The Anthology produce un modello utilizzando un tessuto sostitutivo, rifinendolo alla perfezione, prima che Chong e la sua squadra di sarti realizzino il capo finito con il tessuto definitivo. “Siamo convinti che il primo taglio debba essere anche il più preciso” sostiene Tang. “Utilizziamo un tessuto sostitutivo per assicurarci che il modello del cliente sia il più accurato possibile, senza dover poi disfare e aggiustare il capo finale due o tre volte. Questo metodo ci consente di raggiungere un risultato finale migliore.”

Anche le camicie su misura vengono realizzate con un metodo estremamente accurato. The Anthology produce tutte le camicie nel proprio laboratorio grazie a un team di sarti dedicati. Ogni camicia viene realizzata in vero stile su misura, tagliata a mano sulle misure del cliente, disegnata per offrire una qualità eccellente e rifinita nei minimi dettagli.

“Le nostre camicie sono realizzate unendo lavoro a macchina e rifiniture a mano. Tutti i nostri colletti e i polsini vengono tagliati a mano, in modo che siano assolutamente perfetti,” spiega Tang. “Rifiniamo le nostre camicie a mano perché raggiungano gli standard più alti e ci aiutiamo con una macchina ad ago singolo per fermare le cuciture principali, in modo da garantire che la camicia sia resistente, con una finitura il più pulita possibile.”

Il risultato è una camicia su misura realizzata alla perfezione, ma non così delicata da dover stare attenti a indossarla; le camicie di The Anthology sono pensate per i ritmi della vita quotidiana. Il brand offre una vasta scelta di colletti e polsini, ma le loro camicie button-down – che strizzano l’occhio ai tempi d’oro dello stile Ivy League – sono assolutamente da provare. Il team ha passato circa un anno tagliando e ri-tagliando colletti di prova prima di trovare la propria formula per realizzare un modello così come Tang e Chong desideravano. “Molti sarti hanno provato a modificare la posizione dei bottoni, il nostro segreto è tagliare il colletto un po’ abbondante in modo che prenda una piega perfetta, anche quando è abbottonato,” afferma Tang.

Le camicie di The Anthology sono pensate anche per i climi più caldi e per rimanere impeccabili anche quando i clienti scelgono tessuti leggeri. Ed è qui che entra in scena Thomas Mason. “Adoro i tessuti Hampton di Thomas Mason”, afferma Tang. “Il filato finissimo in 140/2 offre un buon equilibrio di praticità e comfort. Pur essendo leggero, il filato ritorto aiuta a minimizzare la formazione di pieghe e personalmente lo trovo incredibilmente comodo da indossare quando fa caldo. Per questo lo raccomandiamo spesso ai nostri clienti. Adoro anche i lini di Thomas Mason. Non è facile trovare dei bei tessuti in lino perché spesso sono un po’ grezzi, ma quelli di Thomas Mason sono morbidi e piacevoli al tatto, tra i più raffinati in circolazione.”

L’entusiasmo e l’attenzione per ogni aspetto del processo di creazione di un capo è una delle cose più affascinanti di Tang, Chong e del loro team. Vivono e respirano la moda, e stanno lavorando sodo per costruire un marchio che unisca attenzione per la qualità a un design fresco e giovane. “Per le prossime stagioni stiamo studiando diverse novità, sia per quanto riguarda i capi su misura che per quelli ready-to-wear,” continua Tang. “Anche nell’abbigliamento maschile più classico c’è spazio per capi moderni e accessibili; le nostre giacche Lazyman e le T-shirt in maglia ne sono un buon esempio. Proprio ora stiamo lavorando alla creazione di un modello di pantaloni con coulisse perfetti per viaggiare e stiamo sviluppando alcuni prototipi per un cappotto elegante, che speriamo di presentare già dal prossimo autunno.”

Una cosa è certa, oggi The Anthology è sulla cresta dell’onda. E noi non vediamo l’ora di scoprire quale sarà il prossimo passo del brand.

 

(Foto di Amanda Kho)

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