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Guida di Firenze per esperti, firmata Tommaso Capozzoli
Di Aleks Cvetkovic
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Tommaso Capozzoli è un uomo dai mille talenti, con altrettanti interessi. Un imprenditore che si è fatto da sé, che divide il suo tempo tra la gestione di un’agenzia di viaggi di lusso, la fiorentina Sartoria Vestrucci e il famoso calzolaio Stefano Bemer. Ciò che unisce tutte queste attività è l’amore per la realizzazione su misura, prodotti ed esperienze curate nei minimi dettagli. Il suo brand si chiama Inventing Itineraries e organizza itinerari di viaggio personalizzati per una clientela di alto livello.

 

“La nostra azienda è nata nel 2010, per caso”, ci racconta. “Ho fondato Inventing Itineraries con la mia partner di allora perché viaggiare è sempre stata un’ottima maniera di soddisfare la mia curiosità. Invitavamo semplicemente i clienti a visitare luoghi che avevamo già visto e testato noi in prima persona. Dovevo provarle, le esperienze, prima di poterle consigliare”.

Quando Tommaso non è immerso tra i vicoli della città o impegnato a scovare nuove destinazioni per i suoi clienti, lo troverete nella sede congiunta di Vestrucci e Bemer, sulla riva meridionale dell’Arno, a Firenze. “Adoro osservare il processo di abbinamento dei colori e dei materiali”, dice. “Mi è sempre piaciuto indossare capi su misura. Porto completi e cravatte da quando avevo 18 anni. E anche mio padre, prima di me, ha sempre tenuto a vestirsi bene”.

 

Quindi, probabilmente, è del tutto naturale che Tommaso abbia deciso di lavorare nel mondo dei prodotti sui misura con Loris Vestrucci, il suo sarto di fiducia. “Qualche anno fa, abbiamo intravisto l’opportunità di creare un marchio di sartoria fiorentino autentico. Vestrucci, all’epoca, non aveva un sito web”, spiega. “La stessa cosa per Stefano Bemer. Quando mi sono unito a lui, Stefano era un calzolaio incredibile, ma completamente focalizzato solo sul prodotto. Ho pensato di poter dare il mio contributo per far crescere il business”. Il resto, come si dice, è storia.

 

Oggi, mentre lasciamo l’atelier, attraversiamo l’Arno e iniziamo a passeggiare per il centro di Firenze insieme a lui, una cosa appare certa: che sia per i viaggi, la sartoria o le calzature, Tommaso ha un gusto sopraffino.

La Firenze di Tommaso

Per la cena scelgo Sostanza. Amo i ristoranti vecchio stampo che offrono la cucina autentica. Locali di lusso? No, non mi interessano. Adoro le trattorie, come Sostanza, con ricette semplici e ingredienti davvero ottimi. È il posto perfetto per una bistecca alla fiorentina.

 

Non bevo caffè, ma se un sabato mi trovo in centro città e ho voglia di rilassarmi un po’, mi fermo al Caffe Gilli oppure al Rivoire in Piazza della Signoria.

 

La miglior vista su Firenze la offre Bellosguardo, nel sud della città. C’è un hotel che si chiama Torre di Bellosguardo ed è il punto in cui si riesce a sentirsi più vicini alla città, ma senza scorgere tutti i sobborghi in mezzo. Lassù, si ha la sensazione di poter quasi toccare il centro stesso di Firenze.

 

Sono innamorato dell’Opera del Duomo e degli Uffizi. Non si può venire a Firenze senza visitarne almeno uno dei due. Sono delle mete a sé stanti. Inoltre, la Galleria degli Uffizi è stata appena presa in carico da un nuovo gestore, che credo abbia fatto un ottimo lavoro con la riorganizzazione del museo.

 

Il mio posto preferito di tutta Firenze è il club di canottaggio, precisamente sotto il Ponte Vecchio. Sorge nelle ex scuderie del vecchio granduca di Firenze, ma non è elegante. È una sorta di palestra antica. Ma per accedervi è necessario un invito da parte di almeno due membri attualmente iscritti. Il canottaggio è uno sport eccezionale. L’ho abbandonato per 12 anni ma quest’anno ho ripreso. Lo adoro.

 

Per lo street food, consiglio il Mercato Centrale. Al primo piano è pieno di commercianti di cibi freschi. È impossibile mangiar male lì. A Firenze non si va al supermercato, bisogna supportare gli artigiani locali.

Potete seguire Tommaso su Instagram qui

(Foto di Tom Griffiths)

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