L'Arte della Perfezione
Dedicata agli appassionati di orologi, ecco una guida a IWC Schaffhausen
Di Justin Hast
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Quando penso a IWC, la prima cosa che mi viene in mente sono i tool watch, in particolare i suoi celebri orologi da aviatore. E sono sicuro di non essere l’unico a fare questa associazione. IWC, però, significa questo e molto, molto altro! La sua storia ha origine nel 1868, quando l’ingegnere americano Florentine Aristo Jones si stabilì in Svizzera, a Schaffhausen. Il suo socio d’affari Johann Heinrich Moser aveva inventato un sistema che permetteva di sfruttare l’energia idroelettrica del Reno a fini industriali e avviare così la produzione meccanizzata di orologi. Un anno dopo, la manifattura Schaffhausen fu in grado di produrre 10.000 orologi per il mercato americano in un periodo di 12 mesi. Questo fu il grande inizio del marchio.

 

Arrivando ai giorni nostri, IWC Schaffhausen è una delle case orologiere svizzere più rispettate al mondo, di proprietà del conglomerato del lusso Richemont, rinomato a livello internazionale. Christoph Grainger-Herr fu nominato amministratore delegato di IWC nel 2017 a soli 39 anni, una mossa che è stata ampiamente considerata come un tentativo da parte della secolare casa di orologi di lusso di modernizzare l’azienda e di attirare consumatori più giovani. Da quando ha preso il timone, Grainger-Herr ha trascorso la maggior parte del tempo a perfezionare le strategie di comunicazione e marketing, piuttosto che a dedicarsi all’innovazione dei prodotti. Approccio che ha dato i suoi frutti. “I giovani consumatori di lusso nel mondo sono ancora alla ricerca di design iconici di brand affermati”, dice Grainger-Herr. “Ciò che è in continua evoluzione è come fruiscono le informazioni e in che modo acquistano”.

Ora, so di aver detto che IWC e gli orologi da aviatore erano correlati, e all’inizio del XX secolo volare era a dir poco una novità. Per facilitare la rilevazione del tempo in cabina di pilotaggio, IWC sviluppò un “orologio speciale per aviatori”. Si trattava di un orologio di dimensioni gigantesche (55 mm), dotato di quadrante nero, numeri arabi in grassetto, protezione dai campi magnetici, lancette luminose e una robusta lunetta girevole. Diventò un’icona e l’orologio ufficiale di tutti i piloti della Royal Air Force inglese negli anni successivi alla Seconda Guerra Mondiale, e restò in uso per più di 30 anni dopo il 1945. Oltre ai piloti della RAF, lo indossavano anche i capitani delle più note compagnie aeree civili e gli ufficiali della maggior parte delle forze aeronautiche del Commonwealth. I collezionisti vanno matti per questi pezzi.

 

Ma IWC non rappresenta l’innovazione solo in campo aeronautico. Nel 1985, Kurt Klaus, in qualità di inventore e progettista del calendario perpetuo autonomo di IWC, riscrisse la storia dell’arte dell’orologeria. Chi lo indossava poteva regolare e sincronizzare gli indicatori del calendario, compresa la visualizzazione estremamente accurata delle fasi lunari (e un display dell’anno a quattro cifre), con un’unica corona. Con grande stupore del mondo dell’orologeria, il calendario fu progettato in modo da continuare a funzionare correttamente per oltre 500 anni. Questa finezza è stata successivamente utilizzata in numerose referenze di IWC ed è diventata un altro cult della manifattura.

Altra figura da citare nella storia di IWC è Mr Ferdinand Alexander Porsche. Soprannominato “Butzi”, era il figlio di Ferry Porsche e nipote di Ferdinand Porsche, un designer tedesco meglio conosciuto per la sua prima Porsche 911, proprio quel gioiellino di cui avrete appena sentito parlare… Dal 1978 al 1997, IWC lavorò a stretto contatto con Ferdinand, in quanto Porsche era stato il pioniere del titanio come materiale per le casse degli orologi, e iniziò a produrre il suo Chronograph I nel 1972. Gli orologi che ne conseguirono, gli “IWC x Porsche Design”, ottennero un enorme successo e sono ancora oggi molto ambiti dai collezionisti. Ad esempio, il sottoscritto è un orgoglioso possessore di un Ocean 2000 + IWC Compass.

 

Nel 1993, IWC ha celebrato il suo 125° anniversario con Il Destriero Scafusia. Ai tempi, questo modello era l’orologio meccanico più complesso al mondo. Impresa non da poco. Combina praticamente tutte le specifiche più complicate dell’alta orologeria: tourbillon volante dei minuti, meccanismo rattrappante firmato IWP, ripetizione dei minuti, calendario perpetuo, fasi lunari e numerose altre finezze. Tutto ciò per dar vita al Destriero Scafusia, un raro miracolo della meccanica costituito da non meno di 750 minuscoli elementi.

 

Nel pantheon del marchio, il Portugieser non solo è uno degli orologi più antichi di IWC Schaffhausen, ma probabilmente anche il più iconico insieme alla linea Pilot. È nel 1930 che due mercanti portoghesi commissionarono a quella che allora si chiamava “International Watch Company” (da cui oggi “IWC”) degli orologi da polso con la precisione di cronometri marini. IWC utilizzò un calibro da orologio da tasca e lo inserì in una cassa d’acciaio. Così nacque il Portugieser, l’orologio irrinunciabile per chi desidera apparire un po’ fuori dagli schemi.

A mio parere, pochi produttori hanno una storia e un catalogo così interessanti e ricoprono così bene il divario tra tradizione, sportività ed eleganza. Anche la sostenibilità rivestirà un ruolo chiave nel futuro della strategia di IWC: “Sono convinto che la sostenibilità sia sempre più importante”, ha dichiarato Grainger-Herr, “lavoriamo costantemente per migliorare questo aspetto nell’approvvigionamento, nella produzione e nella distribuzione, grazie a tanti piccoli step riassunti in maniera trasparente all’interno del report sulla sostenibilità che redigiamo ogni due anni. Sono inoltre sicuro che questo impegno per una manifattura responsabile sarà motore di crescita per il nostro marchio in futuro, perché, quando si parla di sostenibilità e produzione responsabile, i consumatori dimostrano di avere delle aspettative molto più elevate rispetto al passato”.

 

Grainger-Herr ha portato avanti le tradizioni militari di IWC con grande rispetto grazie alle collaborazioni con diverse squadre di caccia statunitensi, riducendo le dimensioni delle casse (il Big Pilot da 46 mm a 43 mm e il Portugieser da 44 mm a 42 mm) e investendo sull’innovazione dei materiali, con lo sviluppo del Ceratanium. Sia che siate appassionati di orologi da aviatore o di singolari modelli degli anni ‘80, IWC ha tutto ciò che fa per voi.

 

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Foto: Tom Bunning

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