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Un tour attraverso la Hong Kong di Alan See
Di Aleks Cvetkovic
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Come la maggior parte dei più promettenti professionisti della moda maschile, anche il viaggio di Alan See nel mondo dell’abbigliamento affonda le sue radici nell’amore per il vestire bene. “È stato piuttosto naturale, perché per me è sempre stato importante vestire bene”, confessa. “Quando ho iniziato a lavorare, ho dovuto capire quale fosse lo stile che mi stesse meglio, che mi valorizzasse. Mi diede la scusa che mi serviva per andare online e immergermi tra i libri e fare tutte le mie ricerche sulla sartoria”.

 

È proprio grazie a questo triplo carpiato nel mondo della moda maschile che in lui scoccò la scintilla. Oggi, See è il co-fondatore di The Armoury, forse il più famoso e amato rivenditore multimarca di abbigliamento da uomo, con i suoi due avamposti a New York e Hong Kong. Mark Cho, suo socio in affari, trascorre la maggior parte del tempo a NYC, mentre See si dedica al negozio di Hong Kong.

 

“Ho conosciuto Mark tramite Styleforum, che era tanto in voga ai tempi”, ricorda See. “Stava cercando di vendermi dei vestiti che volevo comprare. Ci siamo dati appuntamento in un café da qualche parte, abbiamo realizzato di avere diversi amici in comune perché i nostri padri erano originari della stessa cittadina in Malesia, e ovviamente anche svariati interessi condivisi”. Il duo iniziò a lavorare con WW Chan, una rispettabile sartoria di Hong Kong, dando assistenza con lo stoccaggio degli accessori e dei prodotti complementari. Finché non venne loro l’idea che avrebbero potuto farlo da sé, in autonomia.

Domando a See se si fosse mai aspettato che The Armoury sarebbe cresciuto così tanto. “Tuttora non credo che The Armoury sia così grande”, risponde. “Ritengo che abbiamo una gran voce in capitolo, ma fisicamente ci troviamo solo a New York, Hong Kong e a Shangai con un piccolo showroom. Internet e i social media ci hanno decisamente aiutati ad affermarci e a espandere la nostra community. Sento come se avessimo trovato il nostro posto nel mondo, ma la sartoria di alto livello non sarà mai così popolare tra le masse”.

 

Ciononostante, The Armoury resta uno store di enorme portata a livello globale. “Non ci aspettavamo affatto che diventasse così famoso, così velocemente, specialmente oltre i confini asiatici”, prosegue See. Parte del successo dello store, a tal proposito, è la sua sottile continua evoluzione. The Armoury era presente quando negli anni 2010s si portavano solo completi “sartoriali”, ma ora, dopo l’era degli abiti post-lavoro, il brand sta ritrovando il suo lato più morbido.

 

“È stata una transizione graduale, ma anno dopo anno, tutto è diventato più casual”, dice See. “Oggi offriamo silhouette più morbide: la nostra Road Jacket, i nostri Three Pocket Bluson, diversi capi di maglieria e spezzati, che vanno ad abbinarsi ai prodotti di sartoria. Tutto procede per il meglio”.

 

Per dare uno sguardo a questi capi e molto altro, visitate thearmoury.com

La Hong Kong di Alan See

Adoro mangiare street food all’aperto ovunque mi trovi nel mondo, che sia in USA, in Italia o in Giappone. Lo street food di Hong Kong è semplicemente eccellente. Frequento spesso un posto chiamato Yat Lok, famoso per l’oca arrosto.

 

Chiu Hing Fishall Rice Noodle è un altro gioiellino da non perdere. È conosciuto per i suoi noodles con polpette di pesce o calamaro, sorprendentemente leggeri e freschi. Un’ottima alternativa a un piatto di carboidrati. Oppure, su Wellington Street troviamo Mark’s Noodle, particolarmente rinomato tra i sarti. Fanno i migliori Wonton della città.

 

La birra, la prendo presso i venditori ambulanti locali. Temple Street è un ottimo spot. Per qualcosa di più raffinato, consiglio di provare la Fine Wine Experience offerta da Bâtard. È uno dei ristoranti più in voga di Hong Kong al momento. Ha una cantina e un’enoteca, ed è possibile scegliere il vino che si desidera bere a tavola al prezzo del rivenditore, senza il rincaro del ristorante. È super popolare tra tutti i cultori del vino della città.

Abbiamo anche degli interessanti negozi locali da scoprire. In realtà, l’intero distretto di Mong Kok merita di essere visitato. Sono tanti i designer locali che si trovano qui e nei dintorni. Trascorro moltissimo tempo in queste zone perché ho un acquario e faccio acquascaping insieme ai miei figli. C’è una via chiamata Bute Street, detta “Goldfish Street”, che è bellissima da visitare.

 

I musei stanno man mano fiorendo a Hong Kong. Non molto tempo fa è stato inaugurato il M+ Museum, un’ottima combinazione tra Hong Kong e arte cinese. All’interno si trova anche arte contemporanea cinese e occidentale.

 

Non potevo concludere questa intervista senza invitare i lettori a fare un salto anche da WW Chan e Ascot Chang. Qui sono parte integrante dell’industria dell’abbigliamento maschile.

 

Foto di: Tory Ho

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