Probabilmente conoscete Zachary Weiss per la sua fama di frequentatore dei locali più cool degli USA… Il trentenne newyorkese, infatti, si è fatto un nome come opinionista per alcune delle riviste più chic della Grande Mela, tra cui Vogue. Sul suo account Instagram fa bella mostra della sua vita all’insegna del lusso: passa da un hotel a cinque stelle, a un super yacht, a un party di moda, a un’isola paradisiaca… A ripetizione!
Quando ci sentiamo per questa intervista, è appena tornato a New York dopo tre settimane di viaggi in Europa. Ad accogliermi trovo un Weiss sorprendentemente posato (sarà colpa del jet-lag), che si scusa per l’aspetto trasandato: una polo blu scuro e un cappellino da baseball. “Sono tornato ieri sera dopo un viaggio assurdo durato tutto il giorno”, dice. “Mi sento come se mi avesse investito un tir”.
Come ha fatto Weiss a costruirsi la reputazione di anima di ogni festa di Manhattan? “Quando mi sono trasferito in città, a 23 anni, ho iniziato a tenere una rubrica sul New York Observer”, spiega. “A quell’età ero affamato e disposto a fare qualsiasi cosa fosse pur di emergere, a costo di risultare irritante. Inoltre, l’idea di avere qualcosa da fare ogni sera era incredibilmente eccitante. La rubrica sui party mi ha mostrato angoli di New York e del mondo in generale che altrimenti non avrei mai conosciuto”.
Per i primi cinque anni della sua vita lavorativa, Weiss ha trascorso praticamente tutte le notti tra una festa e l’altra, intrattenendosi con i grandi nomi della città. “La rubrica era settimanale e si aggirava su 700 parole. Dovevamo scrivere di sette feste, a cui però partecipare in circa quattro giorni, perché di solito andavamo in stampa il venerdì mattina. Era un continuo girare, vedere, scrivere”.
Questo periodo ha aiutato Weiss a costruire quella rete di contatti che gli ha permesso oggi di essere “brand counselor” presso Nice Laundry, marchio di loungewear di alta qualità, e Outerspace, un’azienda di logistica descritta da Cool Hunting come “l’unico fornitore del settore con un’identità societaria accattivante”. Weiss si destreggia quotidianamente tra questi due ruoli, le numerose collaborazioni con le riviste e i viaggi. “La mia carriera non inizia né finisce con Instagram”, aggiunge Weiss.
Tuttavia, proprio dai social media, è facile percepire la passione di Weiss per gli abiti. Entusiasmo e passione che spesso lo accompagnano nei suoi viaggi, dove indossa pantaloni con stampe audaci e blazer dalle tonalità gioiello e colori a contrasto. “Cerco sempre di avere un bell’aspetto”, dice. Si può descrivere il suo stile come classico dal tocco personale, una tendenza che si ritrova anche nella sua guida personale di Manhattan.
I luoghi da non perdere a Manhattan
“Non frequento sempre i posti più lussuosi, ma uno di quelli per cui mi vesto meglio e che mi diverte di più è il Polo Bar. È l’unico luogo a New York dove la gente cerca ancora di apparire in un certo modo. In nessun altro ristorante le persone si preoccupano tanto di riprodurre così fedelmente lo stile Lauren”.
Un altro classico della Grande Mela è Indochine. Ha un’atmosfera simile a Polo Bar, ma un po’ meno abbottonata. È un’alternativa d’eccellenza per un appuntamento o per un venerdì sera fuori dagli schemi, con tanto di drag queen”.
“Bergdorf Goodman è un altro dei miei locali preferiti. È uno degli unici negozi multimarca da non perdere in città: vi si può trovare una grande selezione di pezzi classici, facili da portare. Altrimenti si finisce in posti dove si vendono le solite felpe con cappuccio e scarpe da ginnastica oppure cose troppo “brandizzate”, che proprio non mi piacciono”.
“Il menù di Danté è abbastanza classico, ma potrete rimanere sorpresi sia per la presentazione creativa dei piatti che per qualche tocco di sapore inaspettato dei piatti (o dei cocktail). Senza parlare del fatto che vi potrete imbattere nei più svariati tipi umani…”
“Casa Cruz è un bar e ristorante di alto livello che aprirà in autunno e sarà molto simile alla versione londinese. Sono certo sarà una piacevole novità.”
Per chi cerca un locale con fascia di prezzo media, consiglio William Poll. Ha il sapore e l’atmosfera di una rosticceria di famiglia. I panini vengono serviti tagliati in tre strisce sottili e sono i migliori”.
“Sunny and Annie’s è un locale camuffato da bodega. I menù sono scritti su piccoli pezzi di carta plastificata. C’è la scelta di panini più ampia, e complicata, che tu abbia mai visto: ogni panino ha almeno 20 ingredienti. Ma il gusto è così armonioso che, se non lo sapessi, non ti accorgeresti mai che contiene tanti elementi”.
“Haar & Co è uno dei miei parrucchieri di fiducia in città. Vivevo proprio dall’altra parte della strada. Il proprietario, Michael Haar, sembra uno di quei barbieri dei film. È un vero maniaco del taglio perfetto. Il giorno in cui sono entrato ho pensato: ‘Ecco, finalmente ci siamo!’”.
In Christopher Street ci sono altri posti imperdibili. Kettle of Fish è un ottimo bar di quartiere del Greenwich Village. Poi ci sono, una dietro l’altra, tre sartorie: Jay Mueser, Eighteenth Amendment e F.E. Castleberry. L’ideale per fare shopping”.
Fotografie di Landon Speers
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