La stoffa giusta
Sigalini e Pantamolle: un nuovo modo di immaginare il pantalone
Di Victoria Cagol
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Ho appuntamento con Francesco Sigalini dopo pranzo, nel suo showroom di Brescia, Nord Italia, a metà di una settimana impegnativa. Siamo nel bel mezzo dell’estate. Francesco, 28 anni, e suo fratello Piergiacomo, 25, sono nel pieno della progettazione della collezione estiva 2023 e cercano di stare al passo con la domanda di una clientela in continua crescita. Non è una novità per loro: anche se giovani e alla mano, sono attivi nel settore da diversi anni, da quando avevano appena terminato le scuole superiori. Poco più di cinque anni dopo, contano non uno, ma due marchi in crescita che portano il loro nome.

Tutto è iniziato con le camicie su misura della collezione Conte Francesco Sigalini. La maison è specializzata soprattutto in camicie classiche button-down per una clientela selezionata di imprenditori del Nord Italia. Come si può immaginare, le misure vengono accuratamente prese a mano per creare un modello preciso per ogni cliente. La tecnologia non ha alcun ruolo in questo processo: tutto dipende dalla mano e dall’occhio dell’artigiano.

Stupita dalla giovane età dei due fratelli Sigalini, sono curiosa di sapere da dove provengono la loro conoscenze e le loro competenze. “Abbiamo imparato tutte le basi e i trucchi del mestiere da Camillo”, confessa Francesco. Camillo è Camillo Giuseppe Aquila, sarto bresciano di fama locale e con una vasta esperienza, che prese sotto la sua ala Francesco e Piergiacomo. Li ha aiutati a muovere i primi passi nel mestiere, insegnando loro il suo sistema preferito per il taglio e a creare il cartamodello più accurato per ogni cliente.

Grazie a lui i fratelli hanno avuto in mano gli strumenti per scommettere su nuove idee. “Abbiamo sempre amato i tessuti come il batik e il paisley e naturalmente la seta”, continua Francesco, ricordando i regali che il padre portava dai suoi viaggi di lavoro in Oriente, spesso pantaloni ampi e leggeri con fantasie sgargianti che indossavano per uscire con gli amici.

Appena diplomato, Francesco faceva il DJ a Brescia con Piergiacomo al suo fianco come PR di fiducia. “Indossavamo i pantaloni che ci aveva portato nostro padre e tutti ci chiedevano dove potessero comprarli. Così si è ‘accesa la lampadina’ e abbiamo deciso di buttarci in un nuovo progetto”, spiega Francesco. Così è nato Pantamolle. Un mezzo per dare sfogo alla loro creatività più colorata e libera, il marchio impegna oggi la maggior parte del loro tempo.

Individuare il cotone adatto ai capi che avevano in mente è stato il primo passo cruciale: “All’inizio non trovavamo cotoni della pesantezza giusta. Tutto è cambiato con lo jacquard. Ha proprio il livello di leggerezza che cercavamo!”. I primi pantaloni vengono realizzati nell’estate del 2016. Venduti dall’auto di Francesco, grazie al passaparola sui social media in due giorni andarono esauriti. Lo stile casual e fantasioso dei capi, unito alla loro alta qualità, ha rapidamente catturato l’interesse delle boutique di Forte Dei Marmi, Fuerteventura e poi di altri Paesi l’anno successivo.

Pantamolle ha lanciato il suo e-commerce nel 2018, ma è stata la recente pandemia a incrementare le vendite a livello internazionale. “Non c’è dubbio che la pandemia sia stata un momento orribile, ma dal punto di vista commerciale ha giocato a nostro favore”, ammette Francesco. La collezione ha oggi acquirenti in Giappone e negli Stati Uniti e un ampio mercato in tutta Europa. “Al momento, i nostri capi di punta sono le camicie con colletto bowling”, continua Francesco, “ma abbiamo un’alta richiesta di camicie sartoriali con una vestibilità classica ma anche con fantasie insolite e colorate”.

I loro clienti spaziano dagli uomini d’affari ai giovani con un occhio attento alla rivisitazione dell’abbigliamento maschile classico. In Italia, tra gli assidui frequentatori dello showroom troviamo calciatori, attori e rapper. “Ci riempie di orgoglio quando un cliente ci dedica del tempo e vuole conoscere l’essenza del nostro marchio e dei nostri prodotti”, dice Francesco.

Il successo è la giusta ricompensa per l’attenta lavorazione artigianale con cui i fratelli Sigalini realizzano i loro capi. Dal disegno al taglio del tessuto, alla cucitura degli orli, il processo è interamente manuale. Che si tratti di camicie o pantaloni, ogni pezzo è rigorosamente realizzato secondo i più alti standard possibili. Solo le cuciture strutturali sono realizzate a macchina.

Fin dall’inizio i due giovani hanno deciso di puntare sulla creazione di un marchio di lusso. Si parte, quindi, dalla scelta del tessuto, principalmente cotone di prima qualità e seta pregiata acquistati soprattutto in Italia. “I nostri clienti amano la seta in estate, ma usiamo molto anche il lino, che acquistiamo da Thomas Mason”, dice Francesco, “verde, beige, bianco. Per l’inverno, invece, optiamo per denim e Oxford.” Popeline come Downing e Regent o il raffinato cotone Tribeca di Thomas Mason sono spesso utilizzati per le camicie Conte Francesco Sigalini.

Quando domando loro quale sia stata la scoperta più inaspettata nel loro percorso imprenditoriale nella moda maschile, Francesco risponde: “Anche se ho studiato moda all’università, non ero preparato al mondo reale e all’industria in cui sarei entrato. Solo il lavoro mi ha insegnato giorno per giorno come creare e affrontare le sfide di questo settore”. Si ferma un momento e aggiunge, ridendo: “Finora è andata meglio quando ho dato retta al mio istinto, piuttosto che ai libri letti. È un duro lavoro, ma la passione per il processo creativo e per il nostro marchio ci ripaga di tutti gli sforzi.”

Per maggiori informazioni visita il sito pantamolle.it e facebook.com/contefrancescosigalini

Fotografie di Andrea Pugiotto

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