La stoffa giusta
Reiser Manufaktur: 70 anni di artigianalità a Monaco
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Tutto ebbe inizio 70 anni fa, nel 1953. Monaco era conosciuta come la “capitale segreta della Germania”. Ai tempi, Berlino era ben celata dietro la Cortina di ferro; Amburgo, come dichiarò una volta Karl Lagerfeld, era il “cancello sul mondo, ma nulla di più”, e Bonn era la capitale ufficiale della Germania Occidentale, eppure nient’altro che una mite cittadina. Invece Monaco stava iniziando a sbocciare. Dopo la guerra, diverse società, come Siemens, trasferirono le loro sedi principali nella capitale bavarese e grazie all’arrivo in città di nuovi introiti, studenti e creativi, si fece largo un nuovo scenario. Era l’alba della “Schickeria”, era giunto il momento di far festa, lasciare alle spalle le vecchie tradizioni e mettere sempre più in mostra il successo e il benessere economico.

Hans Reiser aprì il suo negozio nel centro di Schwabing, il quartiere creativo e modaiolo della città. Una mossa che si rivelò vincente: la sua attività divenne leggendaria, il posto a cui rivolgersi per le migliori camicie realizzate a mano di Monaco, il meglio del meglio in tutta la Germania secondo i suoi clienti.

Parlando di cinema, i Bavaria Film Studios, situati nei sobborghi meridionali di Monaco, erano considerati la Hollywood tedesca. Reiser partì producendo camicie proprio per loro, per i registi e per le stelle internazionali del cinema. La sua collaborazione con diversi grandi studi tedeschi, e che ha visto la luce in svariati blockbuster mondiali, continua ancora oggi.

Uno dei suoi clienti abituali ricorda di quando, da studente, seduto presso l’elegante Café Luitpold insieme a suo padre, ad alcuni amici e altri partner commerciali, raccontava con orgoglio della sua prima prova per la sua prima camicia su misura realizzata da Reiser. Naturalmente, anche tutti gli altri gentiluomini presenti indossavano camicie Reiser su misura! E ora anche suo figlio si rivolge a loro per le sue camicie. Non si tratta di un caso isolato: Reiser veste svariarti clienti di terza generazione. È proprio questo, la lunga relazione con i clienti, uno degli elementi fondamentali del DNA di Reiser. Cosa che si può effettivamente toccare con mano nell’enorme archivio clienti: singoli modelli ritagliati in carta ingiallita che si evolvono seguendo le forme del corpo dei clienti nel corso degli anni. Alcuni ricordano gli anelli degli alberi per via della carta tagliata e aggiunta man mano.

Era il 1979 quando Hans Reiser decise di “ritirarsi tra l’Isar e il Mar Adriatico”, come diceva lui. Il ventottenne Joseph Fent assunse quindi le redini. Lui lavorava presso una delle più importanti istituzioni della moda a livello internazionale di quel tempo: Mode Woche München. Sua moglie, invece, lavorava da diversi anni da Reiser, così scelse di investire e cambiare lavoro. I giorni più tosti non erano ancora terminati, che l’ascesa dei marchi di lusso insieme ai loro convenienti prodotti prêt-à-porter cominciò a rendere la vita ancora più ardua per le produzioni sartoriali.

Purtroppo, cinque anni dopo, Joseph Fent perse la vita in un incidente d’auto con la sua Porsche, lasciando sua moglie Helene Fent da sola, a capo di Reiser Hemden insieme ai suoi 25 dipendenti. Per la sartoria su misura ogni giorno diventava sempre più difficile restare a galla: la produzione basata su taglie si trasformò in un metodo di produzione competitivo, un prodotto inferiore rispetto a quello realizzato su misura, ma con costi di produzione molto più ridotti e quindi a un prezzo molto più conveniente per il cliente. Così, i 20 anni che seguirono videro un crollo incessante nei numeri relativi alla produzione di camicie di Reisen Hemden.

Finché nel 2004 si fece avanti un nuovo investitore, Martin Weigand. Insieme alla sua nuova assistente Daniela Kopp, trasferì il negozio da Schwabing a un’altra zona centrale di Monaco, Lehel, unendo la produzione di camicie e il negozio in un’unica caratteristica location. Ma fu un’altra delle sue idee a cambiare il destino di Reiser nei decenni a seguire: non fare più affidamento solo sulle camicie su misura, ma offrire un’intera gamma di abbigliamento maschile dal carattere esclusivo, in particolare abiti realizzati per taglia. Se prima, da Reiser, i clienti potevano trovare solamente le camicie black-tie, ora, da “Reiser Manufaktur”, avevano la possibilità di acquistare uno smoking completo.

Dopo quasi 20 anni di proprietà e gestione, nel 2022 Martin Weigand ha deciso di spostarsi nel sud dell’Europa. Il rapporto tra Reiser e i suoi clienti è talmente straordinario che un gruppo di habitués di lunga data ha voluto investire su Daniela Kopp come nuova amministratrice delegata. Si sono impegnati a portare avanti il destino dell’azienda 70 anni dopo l’apertura del negozio di Hans Reiser a Schwabing.

Questo perché oggi, mentre l’esclusività dei grandi marchi di lusso inizia a sbiadire, la sartoria su misura sta lentamente riguadagnando il suo posto nel mondo della moda. Consumismo, produzione di massa, conformismo e prodotti inferiori ma eccessivamente costosi da una parte contro mestiere e arte tradizionale dall’altra, in grado di realizzare localmente prodotti davvero unici al massimo livello possibile, che possono essere aggiustati o modificati anche dopo anni di utilizzo. Questa è la sfida. E Reiser Manufaktur l’ha accettata. Ai prossimi 70 anni!

 

Fotografie di Martin Wurzer

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