Icone Vintage
La giacca “bleu de travail” di Satoshi Kawamoto
Di Chiara Cremaschi
torna agli articoli

Maestro del green décor, direttore creativo e autore: Satoshi Kawamoto non può certo essere identificato in maniera convenzionale. Nato e cresciuto in Giappone, è noto per il suo approccio distintivo alla botanica e agli spazi green che ci ispira a percepire e interagire con le piante in un modo tutto nuovo. Ma dietro il suo sapere in materia, si cela molto altro. In quanto designer incaricato di supervisionare la direzione creativa di negozi a Tokyo, New York e Milano, Satoshi ha avuto un enorme impatto nel mondo dell’arredo d’interni e della moda grazie a collaborazioni con marchi come Prada, Valentino, Muji, Uniqlo, Filson, Woolrich, Adidas e Mr Porter.

Il motto di Kawamoto è: “A garden wasn’t built in a day”, un giardino non può essere costruito in un giorno. Quando gli chiedo quale sia il significato di questa frase per lui, mi spiega: “Le piante non smettono mai di crescere. Cambiano nella forma e ci mostrano il mutare delle quattro stagioni. Non esiste una soluzione definitiva quando si tratta di allestire un giardino o uno spazio, è un’evoluzione continua. E questo vale anche per gli esseri umani. Significa non smettere mai di imparare e crescere per tutta la vita”.

Nel suo caso, il viaggio di Kawamoto dal Giappone a New York è stato alimentato dal desiderio di portare la sua arte a livelli internazionali. Desiderava infatti mettere in mostra le doti da lui affinate nel Paese natale e scoprire quale sarebbe stata la loro risonanza nelle diverse culture. Nel 2017, mentre si trova a New York, il destino gli offre una nuova opportunità: un cliente gli propone la possibilità di possedere e gestire uno spazio a Milano, dove vive tutt’oggi.

Come per le piante, tutto ciò di cui si è preso cura Kawamoto sul suo percorso ha dato i suoi frutti. Da giovane ha lavorato in un negozio di antiquariato e ancora oggi è profondamente affascinato da arredi e abbigliamento vintage. Lo incontro nel suo studio, dove, oltre a piante e fiori secchi meravigliosamente disposti in una serra all’aperto, mi ritrovo circondata da abbigliamento vintage di ogni genere, con una speciale sezione dedicata ai pezzi rari.

Kawamoto dipinge un parallelismo tra il mondo vegetale e quello della moda vintage, sottolineando il fascino eterno che entrambi condividono: “Credo che abbiano qualcosa in comune: la caduca bellezza del passare del tempo, che diventa visibile nell’aspetto anno dopo anno”.

Nel suo guardaroba, una giacca da lavoro in stile francese anni ‘50 è il suo capo prediletto. “Ho trovato questa giacca durante un viaggio di lavoro a Parigi, mentre vagavo tra i mercatini vintage alla ricerca di pezzi unici. Sono stato catturato dalla sua texture sbiadita e dall’usura dovuta all’effettivo utilizzo che ne hanno fatto gli operai. Lasciamo libera l’immaginazione e proviamo a pensare a quali persone la indossarono e in che modo. Essendo una persona che progetta sia oggetti che spazi, mi sento come se avessi ereditato un’anima”.

Questo tipo di giacca, spesso nota anche come “chore coat”, trae origine dai lavoratori agricoli e industriali. Oggi è un capo iconico grazie al suo design semplice e pratico: il tessuto è resistente e le numerose tasche sono decisamente funzionali.

Durante la nostra intervista, Kawamoto indossa la sua giacca sopra un gilet, in coordinato con un pantalone in moleskin francese e in testa un basco. Tutto è realizzato nei tessuti originali, che danno vita a un outfit in cui ogni sfumatura di blu racconta una storia unica. “Sono solito portarla davvero mentre lavoro, ma adoro arricchirla in vari modi, magari aggiungendo un foulard di seta o abbinandola a un bel paio di scarpe”.

Nel mondo di Kawamoto la fusione tra natura e moda genera un racconto che trascende i limiti tradizionali. Grazie al suo amore per i pezzi antichi e al suo occhio estetico, Satoshi Kawamoto ci insegna ad apprezzare la perfetta imperfezione del tempo e i cambiamenti che porta con sé, senza fretta, sia nello stile personale che nella vita stessa.

Scopri di più sul suo lavoro e il suo guardaroba visitando il sito ufficiale di Satoshi Kawamoto e su Instagram.

Foto di Paolo Biava

Articoli Correlati