
Vivere nella mente di Janice Wong dev’essere un’esperienza affascinante. Un po’ galleria d’arte, un po’ fabbrica di idee, le sue creazioni fanno sembrare Willy Wonka un dilettante. La chef, artista e autrice è ben conosciuta per spingersi oltre i limiti della pasticceria tradizionale, e le sue invenzioni hanno riscosso un grande successo da parte della critica e sul mercato. In pratica, sa dare ai dolci l’attenzione che meritano, elevandoli dall’umile al sublime.
L’originale ristorante di Wong, il 2am: Dessertbar, è una vera istituzione a Singapore, mentre tra le sue espansioni annovera uno spazio permanente al Selfridges di Londra, dove i clienti possono acquistare i suoi iconici bon bon al cioccolato. Le sue installazioni d’arte commestibile, che hanno attratto i grandi marchi di lusso globali con cui ha collaborato, hanno una portata strabiliante. Ha persino iniziato a coltivare la fava di cacao a Singapore, dando vita al primo cioccolato prodotto localmente. A dirla tutta, se si parla di dolci, non c’è molto che non abbia sperimentato. Oggi ci parla degli inizi della sua carriera, di come viaggiare aiuta ad aprire la mente, e del perché differenziarsi è sempre un bene.
C’è stato un momento nella mia vita in cui ho capito di volermi dedicare alla pasticceria. È successo nel bel mezzo dei miei studi universitari. Ho deciso di cambiare tutto lasciando economia per dedicarmi alla pasticceria. Ho lavorato in molti ristoranti Michelin, dove ho approfondito il lato culinario, così da raggiungere il massimo in termini di varietà. Sono stata in un’azienda vinicola per imparare come si produce il vino. Ho passato una settimana lì semplicemente per apprendere di più su ogni tipo di cucina, dai dim sum alla cucina ispanica. Sono stata al Noma per un paio di settimane, dove ho imparato come ci si procura il cibo in natura. Ho viaggiato anni accumulando un patrimonio di conoscenze per poi decidere di fare ritorno a Singapore e aprire il 2am: Dessertbar.
Il Dessertbar è un luogo in cui diamo vita a nuove esperienze e ci spingiamo davvero oltre i limiti delle bevande dolci. Abbiamo aperto circa 16, 17 anni fa, e per quanto ci riguarda, vogliamo continuare ad alzare l’asticella, qualsiasi cosa ci riservi il futuro.
Desideravo ardentemente realizzare un marchio. L’investimento è stato quindi nell’innovazione, che mi ha permesso di proseguire oltre nella sperimentazione con i dolci. Mi chiedo continuamente: cosa verrà dopo? Cosa facciamo con il cioccolato? E cosa possiamo cambiare?
L’importante è focalizzarsi su ciò che manca là fuori, cosa non è ancora stato fatto. Per esempio, quando abbiamo lanciato i colori e i pastelli di cioccolato e l’arte commestibile, queste cose non erano mai state tentate in precedenza. Si è sempre trattato di osare per scovare cose nell’ignoto.
Nel 2021 abbiamo iniziato a produrre il cioccolato a Singapore. Nessun altro l’aveva mai fatto prima. Nessuno aveva mai avviato una produzione lì. Quindi perché non fare un tentativo? Mi è sempre piaciuta l’idea di scoprire cose nuove, non è stata una forzatura o altro. Direi che si è trattato di una forte ispirazione naturale e organica. Ma sono sempre stata curiosa e volta al cambiamento.
Basta trovarsi in un paese straniero ed esplorare la sua cucina per scoprire infinite varietà di colori e sapori. La cultura è tutta una questione di colori e sapori. Vai in Messico e sei travolto dai colori. Poi vai in un altro Paese ed è tutto diverso. Credo che per noi artisti sia fondamentale essere sempre circondati da questi intrecci.
Ritengo che per noi viaggiare sia molto importante, anche solo per la nostra posizione geografica. Singapore è una piccola isola. È una piccola città, ed è in tutto e per tutto una città. Non abbiamo molta natura, quindi ogni cosa ruota intorno al business. È molto efficiente. Tuttavia non facciamo che lavorare senza sosta, il nostro equilibrio tra lavoro e vita privata non è il massimo. A Singapore sono in molti a pensarla così.
Vorrei lasciare un impatto ancora maggiore sulla nostra azienda. È quindi molto importante per me impegnarmi per avere un impatto più ampio e lasciare così un’impronta migliore nel nostro settore. Ovviamente, ci stiamo dedicando alla contabilizzazione delle emissioni di carbonio. Stiamo per aprire a Sydney e non solo. Pertanto è cruciale per noi continuare a lavorare per espanderci.
Per saperne di più sul lavoro di Janice visita il sito janicewong.online
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