Nonostante la sua giovane età, il ventisettenne André Larnyoh ha fatto parlare di sé nel panorama londinese della moda. Nel fiore degli anni ma non per questo meno mondano, Larnyoh è attore, scrittore ed esteta a 360°. Ha contribuito con le sue storie al successo di No Man Walks Alone di New York e Permanent Style di Londra e (anche a costo di una sponsorizzazione spudorata) ha partecipato al podcast dell’autore, HandCut Radio. Il suo episodio ha trovato il favore di tantissimi ascoltatori, attirati dall’onestà di André e dal suo approccio giovanile alla moda maschile.
“Quando ero più piccolo ero timido. Venivo bullizzato e non sapevo come esprimere me stesso a parole, così gli abiti mi sono venuti in aiuto: potevo raccontare me stesso ma senza dire niente,” mi racconta durante la nostra passeggiata in Golborne Road, una via pittoresca nella zona ovest di Londra, vicino a Notting Hill, costellata di panetterie, negozi dell’antiquariato e bancarelle di street food. È una zona della città che André adora e che alimenta la sua indole creativa. Oggi si fatica a pensare che André sia stato un adolescente timido: da drammaturgo poco più che ventenne, è cordiale e divertente da frequentare.
Gli abiti sono la sua passione, mentre il teatro è il suo vero amore! Al momento sta frequentando l’ultimo anno di un Master in Recitazione presso la prestigiosa scuola di teatro londinese, la LAMDA, e quando non è intento a scrivere, lo si può trovare a studiare i copioni o a fare prove extra nell’Accademia di Hammersmith. “Il mio primo obiettivo è recitare. Portare avanti il mio lavoro ha la priorità sulla moda”, mi dice. “In accademia, vestiti e recitazione si escludono a vicenda. Quando vado in sala prove, devo evitare di indossare alcuni dei vestiti che mi piacciono, perché la gente nota se hai qualcosa di diverso indosso e questo distrae dal lavoro”.
Eppure, non perde occasione per sfruttare anche la sala prove come campo di prova di stile. “I miei pantaloni sportivi sono grandi e larghi”, aggiunge. “La camicia che indosso è più ampia e a volte mi capita di optare per una button-down larga stile Oxford solo perché mi va. Attira comunque un po’ l’attenzione, ma per me è una soluzione neutrale”.
Ciononostante, l’esperienza di André al LAMDA è per certi versi molto simile a un percorso di scoperta del proprio stile personale: “Quando sono arrivato, mi hanno detto che frequentare una scuola di teatro è un po’ come imparare a suonare la musica classica […] In realtà, ho subito pensato che somigliasse di più a improvvisare con il jazz. È elettrizzante!”. È come se gli insegnanti ci dicessero: “Questa è una My Funny Valentine standard, ora fanne quel che vuoi, e alla fine sarà ancora My Funny Valentine, ma nella tua personale versione!”. Ci insegnano a essere liberi e a fare ciò che abbiamo in mente. Ci danno gli strumenti, ma non ci impongono come usarli.”
Questo ci porta senza dubbio alla scelta del guardaroba per “Icone Vintage” di André. Una pesante via di mezzo tra una giacca un cardigan, lunga fino al ginocchio, che gli è stata regalata per aver partecipato a un editoriale del marchio Ralph Lauren nel 2019. “Credo che si chiami cardigan cowboy”, afferma. “L’ho trovato qualche anno fa e la uso come giacca oversized in autunno e primavera. La porto anche a lezione: è comoda, non stringe e dona un look rilassato, proprio ciò che mi serve.”
Sicuramente molti lettori si sentiranno accomunati ad André nella sua ricerca di comodità. Ma per lui questa non si traduce in un look casual; quanto piuttosto in una personalizzazione dello stile. “La cosa più importante che ho imparato sullo stile è che bisogna crearsi il proprio”, mi confida. “Indossa i tuoi abiti con sicurezza. Jason Joules, un altro luminare della moda maschile, mi ha detto: ‘Tutto ciò che devi fare è indossare il tuo vestito, pensare ‘Sono il migliore’, e crederci davvero!'”.
Un’altra caratteristica da ammirare di Larnyoh è la sua apertura mentale quando si tratta di abbigliamento. Non si identifica nell’etichetta “uomo di moda” e si diverte a saltare tra un termine e l’altro. “È una settore di nicchia”, dice a proposito dell’abbigliamento maschile classico. “Molte persone rifiutano il fashion, ma non riconoscono che spesso si possono trovare capi molto belli”. Tra le nuove ispirazioni per il suo guardaroba cita marchi come Lemaire e Homme Plissé Issey Mikaye.
Anche se il palcoscenico e lo schermo esercitano più fascino di una carriera nel campo della moda, la passione di André per i vestiti non si esaurirà in fretta. Mentre ci apprestiamo a sorseggiare una birra a conclusione della nostra intervista, gli chiedo se gli capita mai di rimuginare sul suo guardaroba.
“Chiunque dica che non lo fa… mente”, mi risponde dietro un sorriso di intesa.
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