
Entrando nelle pittoresche terre di Banfi a Montalcino, un profondo senso di pace e serenità avvolge i sensi. Percorrendo frutteti, uliveti e, naturalmente, i vigneti, i visitatori giungono infine al maestoso castello del XII secolo che domina l’intera tenuta.
Banfi, rinomata azienda vinicola italiana situata in Toscana, vanta una ricca storia lunga oltre settant’anni. Fondata nel 1978 da John Mariani Sr. e suo fratello Harry Mariani, Banfi si è evoluta da attività di importazione di vini fino a diventare uno dei produttori di vino più prestigiosi e influenti d’Italia.
Alla fine degli anni ’70, la visione e la passione per il vino italiano portò la famiglia Mariani ad acquisire alcuni terreni a Montalcino, incluso lo storico castello medievale che nel tempo è diventato il simbolo di Banfi. Queste acquisizioni segnarono un punto di svolta nella storia dell’azienda, poiché hanno consentito alla famiglia di iniziare a produrre vini prestigiosi a partire dai vitigni di Sangiovese.
Attendiamo il nostro incontro con Cristina Mariani-May, proprietaria e CEO di Banfi, nell’enoteca della tenuta, circondati da scaffali che espongono decine di bottiglie di vino – dall’iconico Brunello di Montalcino al Chianti Classico, fino ai Super Tuscan e agli spumanti.
Quando Cristina entra nella stanza, indossando una camicia bianca impeccabile e un sorriso accogliente, diventa immediatamente chiaro da dove provenga quella fonte di serenità. Erede di terza generazione alla guida di Banfi, Cristina Mariani-May sprigiona un’aura di calore e saggezza che è contagiosa.
Sotto la sua guida, Banfi ha continuato a prosperare e innovare. Cristina ha rivestito un ruolo fondamentale nel plasmare l’identità e il successo dell’azienda. Il suo impegno per la sostenibilità e la gestione ambientale ha valso a Banfi numerosi riconoscimenti e certificazioni per le pratiche viticole eco-friendly introdotte.
Durante il nostro incontro con Cristina, abbiamo esplorato lo storico castello, i lussureggianti vigneti e, soprattutto, il cuore pulsante dell’azienda – le cantine. Qui, ci ha raccontato non solo la sua storia personale, ma anche l’affascinante percorso dell’azienda, ricco di successi e sfide per il futuro.
“Sono profondamente orgogliosa della risonanza che abbiamo nel mondo del vino. Il nostro viaggio è iniziato più di 105 anni fa con mio nonno, a New York City, ispirato dal tempo trascorso in Italia. Mio padre, John Mariani, è stato il vero visionario che ha dato il via a una rinascita a Montalcino con la ricerca pionieristica di Banfi sui cloni di Sangiovese, che ha poi portato a far conoscere il Brunello in tutto il mondo.”
“La lezione più preziosa che mi ha trasmesso la mia famiglia è l’importanza di avere una visione per il futuro. Questa viene prima dei risultati della singola annata. Da un punto di vista lavorativo ed etico, ho ereditato una combinazione di coraggio e tenacia che si sono rivelati fondamentali nel mio ruolo.”
“Per me, il vino è un modo meraviglioso per celebrare un luogo. Unisce le persone ed è spesso associato a feste e ricordi importanti. Nella sua forma più pura, il vino rispecchia l’essenza della sua origine.”
“Essere un intenditore di vini significa sapere cosa ti piace. Può variare a seconda della stagione o del pasto, ma il saper apprezzare e gustare un bicchiere di vino è ciò che, a mio avviso, distingue un intenditore.”
“Per me, Montalcino è casa. La profonda relazione di Banfi con questo territorio riveste un ruolo fondamentale nella sua cultura, e io sono onorata di alimentare questo legame. Quando mi viene chiesto di descrivermi, spesso mi definisco una custode del territorio di Montalcino con la responsabilità di proteggerlo per le generazioni future.”
“Guidare l’impegno di Banfi nel campo dell’ospitalità è stato un punto culminante della mia carriera. Il nostro Relais & Chateaux, Il Borgo, il ristorante Sala dei Grappoli con una stella Michelin, e la nostra enoteca che accoglie oltre 40.000 visitatori all’anno, incarnano un’hospitality di altissimo livello. Queste esperienze contribuiscono a coltivare e rafforzare la relazione di lungo termine con i nostri clienti.”
“La sostenibilità è parte integrante della filosofia di Banfi. Di recente abbiamo ricevuto la certificazione Equalitas per i risultati ottenuti in termini di sostenibilità ambientale, economica e sociale. Gestiamo la nostra tenuta con un’attenzione particolare alla biodiversità, ricercando e sperimentando diversi tipi di suolo e microclimi per produrre la miglior espressione di ciascun vitigno con il minor intervento possibile. L’impatto del cambiamento climatico non ha fatto altro che intensificare la necessità di questo approccio.”
“Guardando al futuro, sono certa che Banfi rimarrà fedele al suo mantra: ‘for a better wine world’. Questo impegno si evolverà attraverso i nostri vigneti, la cantina, l’hospitality e la formazione continua. Nuove generazioni di consumatori scopriranno e si innamoreranno di Banfi, e io non vedo l’ora di vedere cosa ci attende.”
Foto: Paolo Biava
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