L'Arte della Perfezione
Adriano Meneghetti: Tutto ha inizio con la cintura
Di Chiara Cremaschi
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Nato a Milano, Adriano Meneghetti ha fondato il suo brand di accessori nel 2011, dopo una laurea in Fashion Design all’Istituto Marangoni e tre anni di esperienza come designer e direttore creativo nel mondo della moda.

Sin dalle origini, la sua carriera è stata guidata da una fascinazione per il passato e da una sensibilità emotiva verso gli oggetti che lo circondano. Ogni creazione di Meneghetti è un pezzo unico, realizzato in Italia e con le migliori materie prime, pensato per durare nel tempo.

Definendosi un “pragmatico Don Chisciotte”, Meneghetti unisce audacia visionaria e concretezza artigianale, con l’obiettivo di creare prodotti che siano veri e propri ambasciatori di memorie ed esperienze.

Abbiamo avuto il piacere di incontrarlo nel suo laboratorio per scoprire di più sulla sua carriera, sulla sua passione per il design e su come il suo approccio personale influenzi il suo lavoro.

Quando mi chiedono di definire il mio stile, penso subito alla parola “senza tempo”. La qualità dei materiali, la sapienza artigianale e un buon design sono i tre pilastri su cui baso ogni creazione. Il nostro modello Ellar, concepito nel 2014 e recentemente riproposto in collaborazione con Monocle, è un esempio perfetto di come lavoriamo per mantenere un design sempre fresco e di carattere.”

“Differenziarsi oggi non è semplice, tutto è più accessibile. Viviamo in un momento storico in cui la quantità di prodotti presenti sul mercato è infinitamente superiore alla richiesta. C’è troppo di tutto. Credo che la cosa più importante quindi sia l’autenticità, l’attitudine e l’etica con cui si cerca di fare le cose.”

La mia passione per la moda e gli accessori è nata fin da piccolo. Ricordo che già da bambino ero affascinato dall’estetica e dalla creatività. Ho frequentato il liceo artistico e poi l’Istituto Marangoni di Milano, dove ho potuto approfondire le mie conoscenze nel campo della moda. Prima di fondare il mio brand nel 2011, ho lavorato per diversi marchi, ma ho sempre sentito il bisogno di creare qualcosa di mio.”

“All’inizio volevo partire con un mono prodotto, per dare più forza e credibilità alla proposta. Feci prototipare delle cinture realizzate utilizzando una lunghina da equitazione. L’ispirazione venne un giorno mentre ero in scuderia da mio padre, che era un allenatore e guidatore di cavalli da trotto, e ne vidi una distesa appese, coloratissime. La risposta fu incoraggiante e così decisi di partire.”

La produzione di una cintura può iniziare in diversi modi: da un disegno, da un accessorio o dal materiale stesso. Ogni fase, dal prototipo alla realizzazione finale, è un dialogo continuo tra me, l’idea e gli artigiani. Questo processo è particolarmente emozionante perché è qui che l’oggetto prende davvero forma.”

Quando si tratta di ispirazione, credo fermamente che si possa trovare in tutto. Il titolo del libro di Paul Smith, “You Can Find Inspiration in Everything. And If You Can’t, Look Again!”, riassume perfettamente il mio approccio creativo. L’apertura mentale e la capacità di cogliere stimoli da qualsiasi fonte sono fondamentali per creare qualcosa di unico.”

Il rapporto con i laboratori e gli artigiani è cruciale per il mio lavoro. Cerco di passare il maggior tempo possibile nei laboratori perché è lì che i miei prodotti si definiscono e si evolvono. L’apprendimento continuo e il confronto con gli artigiani sono il vero tesoro del mio mestiere.”

Il mio brand ha una presenza forte in Giappone, un paese che apprezza la qualità e il design sofisticato. Essere distribuiti in Giappone fin dagli inizi è stato un riconoscimento importante. Lo stile giapponese ha molte affinità con quello milanese: sobrietà, qualità e funzionalità, con dettagli sofisticati e mai volgari.”

Tra dieci anni, mi piacerebbe vedere il mio brand spaziare in più campi, contribuendo all’evoluzione e al rinnovamento del mondo artigianale. Sarebbe una grande soddisfazione riuscire a dire qualcosa di rilevante senza aggiungere inutili stratificazioni a ciò che già esiste.”

Scopri la collezione di Adriano Meneghetti su adrianomeneghetti.com

Fotografie: Paolo Biava

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