Consigli di Stile
Un inno all’overshirt
Di Aleks Cvetkovic
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Iniziamo con una confessione: ho molte più overshirt di quante un uomo possa aver bisogno. È abbastanza strano perché non sono né un artista, né un operaio o un militare – né mi guadagno da vivere in una frenetica agenzia di design a East London – anche se mi piacerebbe.

Eppure, quando si tratta di overshirt, non riesco a trattenermi. Ne possiedo alcune in drill di cotone, che nel tempo hanno assunto un interessante aspetto slavato. Ne ho in morbido tessuto chambray, in flanella di cotone a quadri, in velluto a coste e in tre o quattro pesi differenti di lino. In poche parole, ne sono ossessionato. Da anni sostengo che l’overshirt sia pratica, facile da indossare e (al pari di una giacca su misura) un investimento economico: una teoria che ho ampiamente testato.

Come potrai immaginare, le origini dell’overshirt sono prettamente funzionali. Come per altri capi d’abbigliamento maschile, le sue radici sono da ricercare nell’abbigliamento da lavoro, e in particolare nelle giacche di cotone blu che venivano indossate dai ferrovieri e dai lavoratori francesi all’inizio del XIX secolo. Queste resistenti casacche di tela venivano inizialmente tinte con indaco, a quel tempo ancora molto economico (siamo nell’era pre-Levi’s) e il colore blu acceso aiutava gli operai a distinguersi, anche quando sporchi.

La giacca da lavoro è stata successivamente adattata da vari militari europei all’inizio del XX secolo, il che ha contribuito a renderla un capo fondamentale dell’abbigliamento maschile moderno e ha introdotto le sue declinazioni color kaki e beige. A sua volta, questo ha favorito il suo ingresso nell’abbigliamento civile, dove è diventata un simbolo grazie a pittori e artisti di tutto il mondo – spesso schizzata di vernice e ricoperta di carboncino. Avrai certamente visto le foto di Picasso che ne indossa una, per esempio.

Oggi è praticamente impossibile trovare un marchio di abbigliamento che non abbia almeno un paio di overshirt nella sua offerta stagionale. Se non ne hai ancora provata una, immaginala come un’alternativa rilassata a una giacca sportiva: casual, ma non troppo. Le flanelle di cotone pesante sono perfette in inverno, mentre in estate i tessuti in lino o in morbido misti lino la fanno da padrona.

Se sei in cerca di qualcosa di diverso, lascia che ti illustri una delle recenti innovazioni di Albini: Hemotion. Sviluppata dal think tank dell’azienda, Albini Next, Hemotion è una nuova ed esclusiva tecnologia di filatura, che consente di creare tessuti in lana per camiceria all’avanguardia. Questi tessuti combinano la finezza, la morbidezza e il comfort del cotone con la naturale elasticità, traspirabilità e resistenza alla pieghe della lana. Inoltre, sono sostenibili, utilizzano filati completamente tracciabili e sono naturalmente resistenti al pilling.

È un prodotto piuttosto nuovo, ma i camiciai che l’hanno provato ne sono rimasti estremamente colpiti. La scorsa settimana ero da un camiciaio a Savile Row ed era molto eccitato per il tessuto Kent blu appena arrivato  – parte della gamma Hemotion di Thomas Mason – che, per puro caso, era destinato a diventare proprio un’overshirt su misura. Grazie al suo peso e alla trama aperta, un’overshirt realizzata in tessuto Kent può essere indossata tutto l’anno, ma se invece cerchi qualcosa di stagionale, le qualità in cotone e cashmere di Thomas Mason sono disponibili in una serie di colori caldi e touch lussuosi.

Quando si tratta di indossare un’overshirt, la semplicità ripaga. Abbinata a una camicia button-down e pantaloni chino, magari con una sciarpa colorata per vivacizzare tutto l’insieme, diventerà un capospalla chic e funzionale, soprattutto grazie alle sue molteplici tasche. Nella maggior parte dei casi, indosso le mie overshirt quando viaggio e le riempio con telefono cellulare, passaporto, portafoglio, chiavi e cuffie come minimo.

Utilità e praticità sono sicuramente i punti di forza dell’overshirt. Se sceglierai di indossarne una realizzata con uno dei tessuti della gamma Thomas Mason, sono certo che te ne innamorerai anche tu.

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