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Aleks Cvetkovic e il suo completo su misura firmato Edward Sexton
Di Charlie Thomas
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I completi doppiopetto hanno qualcosa di speciale. Tradizionalmente più formali rispetto a quelli monopetto, riescono a trasmettere, allo stesso tempo, autorità, potere e sicurezza. Se tagliati nella maniera corretta, abbracciano il corpo come nessun altro pezzo di sartoria è in grado di fare, e sono una vetrina perfetta per mettere in mostra le abilità di un sarto. Per Aleks Cvetkovic, non ci sono molti paragoni. La sua giacca DP preferita è caratterizzata da revers a lancia affilati come rasoi, spalle molto arricciate e un taglio lungo e svasato, realizzata in flanella color cioccolato arricchito da un’ampia riga gessata che dona un tono giocoso e romantico. È stata disegnata da Edward Sexton, ed è particolarmente importante per Aleks perché è l’ultimo capo approvato dall’uomo che rivoluzionò Savile Row.

Mio ex-editor e collega per il magazine The Rake, Aleks è ora un creative strategist, nonché giornalista freelance. Con base a Londra, collabora con alcuni dei brand di lusso più importanti di tutto il mondo, ideando e supervisionando i contenuti e le strategie per i social media. Il suo guardaroba si è affinato dai primi giorni a The Rake, il suo stile personale si è evoluto insieme alla sua vita professionale. “I vestiti dovrebbero parlare di come ti fanno sentire”, mi confida in una giornata nevosa nel centro di Londra. “Prendiamo, per esempio, il mio abbigliamento a The Rake. Era tutto quadri e righe, una sorta di imitazione di Wall Street. È stata una fase fondamentale che ho dovuto attraversare, ma niente di tutto ciò era autentico. Oggi sono convinto che stile voglia dire comprendere il contesto in cui ci si trova e vestirsi di conseguenza, scegliendo comunque degli abiti con cui ci si senta a proprio agio”.

Il completo che indossa oggi è il risultato di quasi dieci lunghi anni di rapporto con Edward Sexton. Aleks possiede numerosi capi realizzati dalla maison, ma questo è particolarmente significativo, anche perché è l’ultimo che il grande stilista ha supervisionato. Com’era farsi vestire da Edward? “Ricorderò per sempre com’era e mi manca. Trovava il disegno sulla tua fisicità, facendo scorrere la punta delle sue dita per percepire cosa c’era sotto. Stavo sempre lì in piedi in silenzio, perché lui non voleva parlare. Voleva concentrarsi sui vestiti. Quindi stavi lì in piedi per venti minuti, e queste dita scendevano lungo le spalle, la schiena, attorno al busto e sotto le braccia. Sentiva il modo in cui i capi si posavano sul corpo e nessun altro l’ha mai fatto in egual misura. Immagino sempre le sue mani come quelle di un guaritore. Stavo lì e queste mani guaritrici scorrevano su di me”.

E cosa mi dici di questo abito? “È il culmine di circa ottant’anni di lavoro costante con un team. È come una seconda pelle per me. Edward e il suo team erano molto minuziosi e hanno studiato e compreso per anni il mio modello ideale e il mio senso dello stile”.

Il modello Sexton è noto per la sua drammatica combinazione di ampi revers a lancia e spalle molto arricciate, con un punto vita stretto che crea una silhouette ampia e a clessidra. Quest’abito non è diverso, e tutto è stato portato a un altro livello, eliminando qualsiasi connotazione business che il doppiopetto potrebbe suggerire. Infatti si adatta perfettamente anche con un girocollo sottile al posto di camicia e cravatta. “Questo è il modo in cui preferisco indossarlo”, dice Aleks. “Lo uso principalmente per le serate galanti, abbinato a un girocollo nero, che rende il marrone un pizzico più moderno. È un doppiopetto informale, due per tre, con tasche da due pollici e mezzo e un taschino che attira l’attenzione sulla cassa toracica. I pantaloni hanno una buona ampiezza, dotati di pieghe sul davanti e risvolti da due pollici. Questo, per me, rimarrà per sempre un completo Sexton classico”.

Fotografie di Charlie Thomas

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