La stoffa giusta
Sean O’Flynn: Perfezionando il mestiere
Di Charlie Thomas
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Quando si mette piede da Huntsman, l’atmosfera è decisamente speciale. Sartoria tra le più antiche e prestigiose di Savile Row, la storia che si respira sui gradini di pietra all’ingresso diventa un’onda travolgente una volta varcata la pesante porta in legno della soglia. Il bel parquet invecchiato e gli arredi in legno scuro che costeggiano le pareti testimoniano il retaggio di una realtà commerciale secolare. Qui si sono incontrati alcuni dei nomi più famosi della storia. Sono state prese le misure di chiunque, da Sir Winston Churchill a Re Giorgio V, da Gregory Peck a Elizabeth Taylor. Mentre tra i clienti più contemporanei si annoverano Brad Pitt, Mark Strong e Alan Cumming. Potrebbe quasi mettere in soggezione, ma in realtà tutta l’ansia svanisce immediatamente conoscendo il camiciaio della casa, Sean O’Flynn.

Volto noto della Row, O’Flynn porta avanti la sua attività di camiceria su misura in una piccola stanza situata al piano superiore di Huntsman. Ti accoglie come un vecchio amico, con un caloroso sorriso e una stretta di mano ferma che lascia intendere che di lui ci si può fidare. Sean è decisamente un tipo vecchia scuola, e attacca subito con i racconti dei tempi d’oro degli anni ‘70. Sebbene molti dei suoi contemporanei sfruttino la tecnologia per restare al top, riportando i dati dei clienti su fogli di calcolo nei computer, O’Flynn rimane fedele a carta e penna. Il suo libro mastro è pieno dei dettagli dei suoi clienti, per ognuno dei quali sono minuziosamente appuntate misure e preferenze. I campioni di tessuto sono pinzati vicino a ogni ordine per rendere più semplice vedere chi ha commissionato cosa. Certe cose è meglio continuare a farle alla vecchia maniera.

Ma da dove è partito O’Flynn? “Qui, negli anni ‘70”, mi racconta vicino al camino nell’atrio del negozio. I primi passi li ha mossi come apprendista. “Huntsman era disposto a lasciarmi frequentare il college. Avevano preso accordi con il London College of Fashion, e ci andavo una volta a settimana. Ma adoravo il West End”. E com’era lavorare nel centro di Londra a quei tempi? “Con il senno di poi si è portati a vedere le cose diversamente, ma negli anni ‘70 era tutto molto più trasandato. Nel West End c’erano numerosi piccoli negozi e laboratori sartoriali. Ma si trovavano anche spacciatori e prostitute, e pure Bowie che passeggiava lì dietro. Succedeva di tutto. La Londra di allora era molto più piccola e il vero fulcro era il West End. Non era come oggi, dove tutto tende ad espandersi”.

Anche i vestiti sono cambiati. I gusti hanno subito una forte virata negli ultimi anni, figuriamoci in quaranta. Anche se le camicie business hanno dettato legge per gran parte della sartoria del XX secolo, oggi i clienti richiedono in egual misura camicie casual, tanto quanto i modelli classici in bianco e azzurro. “Qualcosa è cambiato. Innanzitutto, la gente è molto meno conservatrice. Una volta si vedevano solo camicie bianche, ogni tanto si scorgeva una camicia azzurra, mentre ora si trova molta più varietà. Quando ho iniziato io, il modello che andava ancora per la maggiore era la camicia a tunica, che si abbottonava fino a metà. Poi siamo passati alle camicie che si agganciavano ai boxer, quindi ero solito realizzare anche quelli in coordinato”.

L’esperienza dei clienti, tuttavia, non è cambiata molto. Per stessa ammissione di O’Flynn, metà della soddisfazione che si trae dai prodotti su misura dipende dalla connessione che si crea tra camiciaio e cliente, cosa che qui non è mai mancata. Instaurare un rapporto e dar vita a un’esperienza unica per ogni cliente è un aspetto che prende molto sul serio. Non si tratta solo di realizzare un indumento perfettamente calzante. Per O’Flynn quella collaborazione one-to-one è una parte essenziale del processo. “I clienti tendono a restare con te per molto tempo. Ne ho alcuni che si rivolgono a me da oltre 30 anni. Una volta conquistata la loro fiducia, si lasciano guidare ed è da lì che nasce una relazione davvero solida. Si sentono liberi da qualsiasi inibizione, possono semplicemente entrare, scegliere una cosa e poi andarsene”.

I tessuti, naturalmente, giocano un ruolo importante nel lavoro di O’Flynn. “Ci sono tantissimi tessuti e molto da imparare sulle loro caratteristiche. È davvero affascinante. Sono venuto a conoscenza di Thomas Mason per la prima volta negli anni ‘80, mentre lavoravo per New & Lingwood. Da allora, il brand ha notevolmente ampliato la collezione. A mio parere, producono il tessuto migliore in circolazione, in termini di qualità, design e prezzo. E il servizio non è secondo a nessuno. Vengono a trovarmi e riescono a soddisfare qualsiasi mia esigenza”. Tessuti preferiti? “Tutti, praticamente. Quello che mi piace di Thomas Mason, poi, sono le collezioni stagionali. I colori sono meravigliosi e hanno molto successo tra i clienti”.

Oggi l’attività di O’Flynn è diventata una realtà familiare. Suo figlio Edward ha assunto il ruolo di apprendista per tre anni, imparando le basi del mestiere sotto lo sguardo attento del maestro nello stesso luogo in cui il padre ha iniziato più di quarant’anni fa. Resta solo da vedere se prenderà le redini in futuro. Per ora è semplicemente un grande piacere osservare un vecchio maestro all’opera, secondo uno stile rimasto praticamente immutato per oltre un secolo.

 

Fotografie di Charlie Thomas

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