
Nato e cresciuto a New York, Salvatore Ambrosino ha un legame profondo con l’Italia, in particolare con Roma, dove la sua famiglia affonda le proprie radici. Lo incontriamo nei pressi della sua casa romana e, mentre ci mostra i suoi posti preferiti del quartiere, ci racconta delle vacanze passate a Roma da bambino, degli studi universitari a Firenze, e del suo progetto L’Arte Nascosta.
Salvatore Ambrosino trascorre le estati a Roma da quando aveva quattro anni. Di quei momenti racconta: “Mi sembrava di stare in un film: con mio nonno tutti i giorni prendevamo l’auto e giravamo Roma e dintorni. Credo sia nato così il mio amore per l’Italia autentica, per le tradizioni popolari. Ed è quello che vorrei trasmettere oggi attraverso L’Arte Nascosta.”
L’idea di questo progetto nasce nel 2013, mentre Ambrosino frequenta il Master in Studi Rinascimentali a Firenze. Un giorno incontra Paolo Penko, artigiano specializzato nella creazione di gioielli. “Era l’inizio dell’anno scolastico – dice – e non conoscevo ancora bene Firenze. Cercando la fermata dell’autobus mi sono perso e ho sentito provenire da una bottega il suono di un martello. Mi sono affacciato e ho visto Paolo che stava lavorando a un gioiello. Ero talmente affascinato che quel giorno saltai le lezioni e così diventammo amici”. Nei mesi a seguire Ambrosino trascorre molto tempo nella bottega di Penko e grazie a lui conosce diverse realtà del mondo dell’artigianato. Pian piano l’idea di diventare un ponte tra gli artigiani italiani e il pubblico americano inizia a farsi strada.
Terminati gli studi, Ambrosino torna a New York e per diversi anni lavora presso la Camera di Commercio Italiana, poi in Isaia e infine per Denis Frison, non dimenticando però il suo sogno. Nel 2020 decide quindi di licenziarsi e dedicarsi totalmente al suo progetto. Osserva tantissimo, cerca di capire cosa serve agli artigiani e quali sono le richieste del mercato americano. Riemergono gli studi in mecenatismo rinascimentale: “Uno dei concetti più importanti – racconta – verteva sul risvegliare l’indole del committente che ognuno ha ancora in sé. A causa di un mercato sempre più globalizzato abbiamo purtroppo perso questo modo per esprimerci, ma i nostri anelli a sigillo non sono altro che tatuaggi rimovibili che possono essere tramandati di padre in figlio per generazioni.”
Oggi L’Arte Nascosta rende accessibile a una clientela internazionale l’arte di commissionare oggetti unici: gioielli e accessori creati su misura e personalizzabili dai migliori artigiani italiani, tra cui orafi, tessitori, incisori e micro-mosaicisti. Ogni pezzo è unico e racconta la storia del committente, creando un ponte tra passato e presente.
Salvatore Ambrosino è un vero appassionato e conoscitore di Roma. Ne ama la cultura, la luce, il buon cibo e, soprattutto, la vicinanza con l’antichità. “Oggi grazie alla tecnologia le distanze sono diminuite e il mondo sembra sotto il nostro controllo. L’unico ostacolo che non possiamo superare è il tempo. Un giorno il mio amico e socio Francesco Soldi mi disse che gli antichi greci avevano tre diverse parole per definire il tempo: Kronos, il tempo cronologico; Kairos, il momento giusto e opportuno; e Aion, il tempo trascendente, quello degli Dèi, che non ha passato, presente o futuro, esiste soltanto.”
Non è un caso quindi che il nuovo servizio di Bespoke Tour de L’Arte Nascosta si chiami “Aion”. “I nostri tour vogliono far vivere passato, presente e futuro in un’unica esperienza. Quando sei di fronte alla storia vivi un momento intimo con essa e ti rendi conto dell’immensità del mondo. Come quando sei a Roma e senti il passato diventare presente”.
Per scoprire di più sui prodotti, gli artigiani e i tour visitate lartenascosta.com
La Roma di Salvatore
Dal 1918 l’Hostaria Er Buco è rimasta sempre nello stesso posto e gestita dalla stessa famiglia, oggi alla sua terza generazione. Piatti semplici e di qualità in un ambiente autentico e sincero: ogni volta che torno mi fanno sentire un ospite e non un turista.
Venendo dal centro e lasciando via Salaria all’altezza delle catacombe di Priscilla, si arriva a piazza Vescovio. La piazza è il centro di un’area residenziale e qui si trova InfarinaRe che serve i migliori supplì e pizza al taglio del quartiere.
Per assaggiare la migliore pasta all’amatriciana di Roma non potete non andare da LaMatricianella. Il ristorante fu fondato da una famiglia di Amatrice e oggi è gestito da Giacomo e Grazia, fratello e sorella, con grande passione e rispetto per la tradizione.
Molinari Emporium e Villa Borghese Boutique sono due negozi con un’ottima e ricercata selezione di brand di abbigliamento maschile.
Il pomeriggio, quando a Roma arriva il Ponentino (una brezza estiva che soffia da occidente), mi piace passeggiare o lavorare nel parco di Villa Ada. Anche se siamo nel centro di Roma, qui si ha l’impressione di trovarsi immersi nella natura.
In via Nomentana, lontano dalle folle di turisti, si trova il Mausoleo di Santa Costanza, caposaldo dell’architettura tardoantica che conserva ancora oggi un’imponenza e un fascino straordinari. Ci sono stato per la prima volta da ragazzo, rimanendo folgorato, quasi intimidito, dalla sua bellezza. Fu eretto agli inizi del IV secolo da Costantina, figlia di Costantino, vicino alla grande Basilica di Santa Agnese.
Nel cuore del quartiere Trieste si trova La Casa del Cremolato, fondata nel 1966 e tutt’oggi gestita dalla famiglia De Angelis. Solo qui potrete assaggiare il cremolato, una specie di marmellata ghiacciata fatta con frutta a pezzi, servita con panna fresca e preparata a mano.
Da Baffetto, nel cuore del centro storico di Roma, serve una pizza da 5 stelle! Secondo me è la pizzeria migliore di Roma.
Il Bar Pasticceria Romoli, nel quartiere Africano, è una storica pasticceria e gelateria artigianale, perfetta per una colazione, una merenda e perfino per un cornetto notturno. Non perdetevi i loro maritozzi.
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