
Dando uno sguardo al sito di Beyond the Vines o ai loro profili social, verrebbe subito da pensare che siano stati creati da designer con decenni di esperienza, tanto è raffinato e definito l’aspetto e la percezione del marchio. Eppure questo studio di design e abbigliamento è stato fondato da una coppia, marito e moglie, con alle spalle un background nel mercato immobiliare. “Né io né mio marito abbiamo ricevuto una formazione nell’ambito del design”, spiega la co-fondatrice Rebecca Ting. “Abbiamo solo intuito quale fosse il bisogno del settore, ci siamo chiesti cosa sentivamo di poter dare e tutto è cominciato da lì”.
Dopo il lancio del marchio nel 2015 le cose si sono evolute rapidamente. Sin dall’inizio sono emerse la chiara direzione e l’identità del marchio, con pezzi puliti ed essenziali diventati caratteristici. Ma Beyond the Vines non è solo un altro marchio minimal. Camicie polo in jersey dal taglio squadrato con abbottonatura corta e logo a contrasto sul petto; pantaloni plissettati con coulisse in vita e sottili cuciture a contrasto, e proposte di valigeria innovative come la Dumpling, caratterizzata da un’apertura elastica che imita la forma dell’iconico piatto da cui trae il nome, i ravioli cinesi. Ogni pezzo è sorprendentemente leggero, progettato per il clima tropicale di Singapore, dove ha sede Beyond the Vines, ed è rigorosamente testato per garantire funzionalità e stile.
“Il design è al centro di tutto ciò che facciamo”, dice Ting. “Investiamo molto tempo per progettare un prodotto. Lo testiamo per un lungo periodo. Sottoponiamo il campione a molte condizioni atmosferiche prima di distribuirlo”. La cosa forse più impressionante, però, riguarda il prezzo. Beyond the Vines è un marchio alimentato dal design, con cicli di produzione relativamente brevi e un’impressionante attenzione per i dettagli. Sono pezzi fatti per durare, per quanto riguarda lo stile, ma anche per la resistenza e la qualità di fabbricazione. Eppure rimangono accessibili. “L’idea di partenza di Beyond the Vines era quella di trovare un modo per rendere il design accessibile a tutti. Una volta stabilita questa mission, abbiamo pensato che un buon design potesse anche essere un buon affare. Abbiamo fondato il marchio Beyond the Vines su questo dualismo: doveva essere innovativo, con design e prodotti che la gente volesse davvero usare, pur rimanendo molto competitivi nel settore”.
Come riesce il marchio a rimanere così accessibile? “Siamo un’azienda che vende direttamente al cliente”, afferma Ting. “Non siamo nei grandi negozi, non ci occupiamo di distribuzione all’ingrosso. Pertanto, come brand, tutto quel margine residuo può essere trasferito al consumatore. Credo che il pensiero del cliente sia: ‘Amo il vostro prodotto e allo stesso tempo non mi riduce al lastrico, non devo vendere un rene per averlo’. Non cercano di trattenersi più di tanto perché il costo non è eccessivo. Così sfruttano l’acquisto nella vita di tutti i giorni, che è esattamente come dovrebbe essere, poiché è ciò per cui ogni pezzo è stato progettato”.
L’esperienza di Rebecca a Singapore:
Le bon Funk ci piace molto. Cucinano una pietanza di pollo che è superdeliziosa e propongono un gustoso piatto a base di carciofi. Anche i vini sono molto buoni. È molto rilassante. Cibo ottimo e di qualità. Location e musica formidabili.
I nostri Hawker Centre sono i migliori, il cibo è fantastico. Penso siano una parte molto importante della nostra cultura. Voglio dire, essendo così economico è ciò che si mangia crescendo qui. Si può prendere un ottimo piatto di noodles fritti per qualcosa come tre dollari, che sono circa 2 sterline, e sono squisiti.
Ovviamente c’è anche il Newton Hawker Centre. È enorme. Fanno questi granchi al peperoncino molto spessi, e le razze al sambal cotte nelle foglie di banano, che sono piccanti e deliziose. E c’è sempre tempo per un po’ di prata, una piccola pasta cotta in padella da mangiare con il curry. Non so come facciano le persone a restare in forma.
Mi piace cominciare la giornata da Plain Vanilla, adoriamo il caffè che servono lì. Anche i dolci sono ottimi per la colazione. C’è anche Burnt Ends Bakery a Dempsey Hill che propone delle ciambelle molto buone. Le esauriscono nel giro di mezz’ora! Le ciambelle classiche sono semplicemente strepitose.
In generale, penso che la National Gallery esponga delle opere molto belle. C’è anche un’altra galleria chiamata STPI. Organizzano delle ottime artist-in-residence. Infine non può mancare l’Arts and Science Museum, il museo delle scienze e delle arti. Adoriamo portarci i bambini perché offre delle bellissime mostre interattive. Organizzano spesso delle esposizioni in collaborazione con il TeamLab, il collettivo d’arte giapponese.
Scopri di più sui lavori di Rebecca su beyondthevines.com
Fotografie di Juliana Tan
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